Il bruxismo nei bambini è un disturbo abbastanza frequente durante l’infanzia, che nella maggior parte dei casi scompare gradualmente con la crescita. Il bruxismo consiste nel digrignare i denti durante la notte, nel sonno, sfregando l’arcata superiore con quella inferiore. Il tutto avviene in maniera inconscia e normalmente i movimenti durano pochi secondi, ma si ripetono più volte nel corso della notte.
I genitori tendono a preoccuparsi molto nel momento in cui scoprono che i loro bambini soffrono di questo disturbo, ma nella maggior parte dei casi si tratta solo di una fase passeggera.
Cause di bruxismo nell’infanzia
Le cause che portano al bruxismo nei bambini non sono sempre univoche e dipendono molto dalla predisposizione del singolo.
Il fenomeno porta a dei micro-risvegli notturni, ovvero brevi interruzioni del sonno, che alterano il corretto riposo. Solitamente questo accade quando il bambino soffre di momenti di stress e tensioni emotive durante il giorno, che si ripercuotono a livello inconscio la notte. Lo stress emotivo può essere causato da vari avvenimenti, come ad esempio l’arrivo di un fratellino o una sorellina. Anche in caso di cambio di dentizione dai denti decidui (da latte) a quelli permanenti, o in fase adolescenziale con i denti in permuta, può comparire il fenomeno del bruxismo che si manifesta come un disturbo dell’occlusione dovuto a tali cambiamenti.
Sussistono casi più rari in cui il bruxismo si manifesta come conseguenza di una malocclusione, ovvero un’alterata posizione dei denti per cui le due arcate, quella superiore e quella inferiore, non combaciano perfettamente.
Se il fenomeno del bruxismo tende a protrarsi per tanto tempo, è bene far fare una visita di controllo al proprio bimbo dal dentista pediatrico (o pedodonzista) che si occupa della cura dei denti dei bambini.
Sintomi e rimedi al fenomeno del bruxismo nei bambini
Il campanello d’allarme più identificabile per capire se vostro figlio soffre di bruxismo è dato dal chiaro rumore del digrignamento dei denti mentre il bambino dorme. Ma oltre a questo chiaro segnale, ne esistono degli altri che possono far pensare all’insorgere di questo problema. I bambini con bruxismo solitamente manifestano anche:
- mal di testa;
- mal di orecchie;
- dolori e rigidità ai muscoli del viso e della mascella;
- tensioni alle spalle;
- disturbi generalizzati del sonno.
Come già anticipato, il bruxismo nei bambini scompare generalmente col tempo, quando i fattori di stress si alleviano e la dentizione si stabilizza. Per alleviare lo stress e favorire un sonno tranquillo si possono adottare dei metodi naturali come gli infusi alla melissa prima di andare a dormire. Considerato che il disturbo è di natura psicofisica, l’approccio per risolverlo potrebbe anche essere multidisciplinare e richiedere il supporto di una figura specializzata come quello dello psicologo per decifrare meglio le cause dello stress del bambino.
Negli adulti invece s’interviene con un bite dentale da indossare durante la notte, una mascherina prodotta in resina acrilica realizzata su misura per il singolo (per saperne di più, leggi l’articolo “Bruxismo sintomi da non sottovalutare”). L’utilizzo di questo strumento è però sconsigliato nei bambini che non hanno raggiunto la completa permuta dentaria e la stabilità occlusale.
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