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Devitalizzare un dente: quando è necessario e quali benefici porta?

7 Mar 2025

La salute dentale è fondamentale per il benessere generale, ma quando un dente è gravemente danneggiato, la soluzione migliore potrebbe essere la devitalizzazione.

Questa procedura, chiamata anche terapia endodontica, permette di salvare il dente eliminando il dolore e prevenendo complicazioni più gravi. Ma quando è necessario devitalizzare un dente? Quali sono i passaggi del trattamento? E quali vantaggi comporta per il paziente?

Quando devitalizzare un dente è l’unica soluzione?

Devitalizzare un dente diventa indispensabile quando la polpa dentale – il tessuto molle all’interno del dente che contiene nervi e vasi sanguigni – è infiammata o infetta in modo irreversibile. Questa situazione può derivare da diverse cause, tra cui:

  • Carie profonde: se non trattata in tempo, una carie può raggiungere la polpa e causare un’infezione.
  • Traumi dentali: un forte urto può danneggiare il dente fino a compromettere la polpa, anche senza segni evidenti di frattura.
  • Ascessi dentali: la presenza di infezioni croniche o granulomi richiede spesso una devitalizzazione per eliminare il focus batterico.
  • Fratture profonde: quando una crepa o una rottura si estende fino alla polpa, può essere necessario devitalizzare il dente per evitare infezioni e dolore.

Il sintomo principale che indica la necessità di devitalizzare un dente è il dolore intenso e persistente, spesso accompagnato da sensibilità al caldo e al freddo, gonfiore gengivale e, nei casi più avanzati, la formazione di pus.

Come avviene la devitalizzazione di un dente? 

La devitalizzazione è una procedura odontoiatrica sicura ed efficace, che viene eseguita in più fasi. Di seguito, troviamo le più importanti. 

Diagnosi e anestesia

Il dentista esegue un esame approfondito, con radiografie per valutare l’estensione del danno. Dopo aver confermato la necessità di devitalizzare il dente, viene somministrata un’anestesia locale per garantire il massimo comfort al paziente.

Rimozione della polpa infetta

Si accede alla camera pulpare del dente attraverso una piccola apertura sulla corona. La polpa infiammata o infetta viene rimossa e i canali radicolari vengono puliti accuratamente con strumenti specifici.

Disinfezione e otturazione dei canali 

Dopo la pulizia, i canali vengono disinfettati per eliminare i batteri residui. Successivamente, vengono sigillati con un materiale biocompatibile chiamato guttaperca, per prevenire future infezioni.

Ricostruzione e incapsulamento 

Dopo la devitalizzazione, il dente viene ricostruito con un’otturazione provvisoria o definitiva. Nei molari e premolari, spesso si consiglia l’incapsulamento, ossia l’applicazione di una corona per proteggere il dente e ripristinare la sua funzione masticatoria. 

Benefici della devitalizzazione: quali sono? 

Molte persone temono l’intervento di devitalizzazione, in realtà questa procedura offre una serie di vantaggi. In primis, il dolore scompare non appena viene rimossa la polpa infetta, evitando il rischio di ascessi e infezioni più gravi. 

A differenza dell’estrazione, la devitalizzazione permette di mantenere il dente originale, evitando soluzioni più invasive. 

Tuttavia, non tutti i denti possono essere devitalizzati: in alcuni casi, quando il danno è troppo esteso, l’estrazione può essere l’unica soluzione. È quindi fondamentale rivolgersi tempestivamente a un dentista per una valutazione accurata.

Se sospetti di avere un problema ai denti o avverti dolore persistente, prenota un appuntamento con gli specialisti di Progetto Sorriso. Grazie alla nostra esperienza e alle tecnologie avanzate, possiamo offrirti il miglior trattamento per la tua salute dentale.