Non tutti sanno che i problemi di postura possono essere collegati a malfunzionamenti presenti nel cavo orale e che esiste uno specialista, lo gnatologo, che si occupa di diagnosticare e curare questi disturbi.
La connessione tra masticazione e postura
Se soffri spesso di mal di schiena o dolori articolari la causa potrebbe essere individuata nel complesso di articolazioni del cavo orale che prende il nome di ATM, ossia Articolazione Temporo-Mandibolare. Da questo apparato dipendono molte delle azioni che compiamo quotidianamente, come ridere, deglutire, masticare, sbadigliare e parlare. Sull’ATM agiscono molti legamenti che ne assicurano la stabilità, ma anche strutture muscolari che ne determinano il movimento e il sistema nervoso che li comanda (compresa la lingua). Quando le arcate dei denti non si occludono perfettamente può crearsi uno squilibrio nella muscolatura dell’articolazione che, a cascata, provoca degli spostamenti dei fasci muscolari in altre regioni dello scheletro, causando disturbi più o meno intensi a carico della colonna vertebrale. Il nostro corpo infatti tende a compensare nel suo complesso gli squilibri che sorgono in una determinata regione dell’organismo, modificando e chiamando in causa altre regioni ad essa collegata. Ed è in questo meccanismo ad “effetto domino” che sorgono diversi disturbi.
Perchè lo gnatologo può esserti di aiuto?
La gnatologia si occupa dell’equilibrio funzionale dell’apparato stomatognatico (quell’insieme di organi e tessuti responsabili della salivazione, deglutizione, masticazione, fonazione, mimica facciale e funzioni respiratorie), con una visione olistica dello scheletro umano.
Lo gnatologo è un medico specialista che può aiutarti a:
- valutare lo stato masticatorio attraverso la raccolta di informazioni preliminari ed eventuali esami diagnostici di approfondimento (risonanza magnetica, orto-panoramica, ecc.);
- individuare la presenza di una correlazione tra la sintomatologia (dolori articolari, problemi di postura, dolori cervicali o lombari, cefalee, vertigini) e un’ eventuale malocclusione delle arcate dentali;
- formulare un adeguato iter terapeutico in base alla situazione clinica rilevata.
In tutte queste fasi, lo gnatologo, lavora in sinergia con l’ortodontista, ma anche con l’ortopedico e l’osteopata.
Come si trattano le malocclusioni?
Una volta accertata la correlazione del disturbo con un malfunzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare, lo gnatologo delinea un trattamento terapeutico.
Esistono diverse 3 classi di malocclusione. La seconda e la terza sono quelle che possono causare problemi di postura.
È stato costato, ad esempio, che i soggetti a cui è stata diagnosticata una seconda classe occlusale (arcata inferiore posizionata indietro rispetto al mascellare superiore) tendono ad avere una postura sbilanciata in avanti. Questo sbilanciamento porta ad una costante tensione dei muscoli cervicali e della schiena.
Chi ha invece una malocclusione di terza classe (l’arcata inferiore è troppo in avanti, o quella superiore troppo indietro) tende ad avere una postura sbilanciata indietro e di conseguenza a sovraccaricare la parte inferiore della colonna vertebrale.
Per le malocclusioni solitamente il trattamento che viene eseguito prevede l’utilizzo di un bite. Nei casi più complessi può essere necessario l’uso di apparecchi fissi ortodontici o, in extrema ratio, il ricorso alla chirurgia.
Il bite è un apparecchio mobile in resina che ha il compito di riposizionare la mandibola, allineare le arcate dentali e decontrarre di conseguenza i muscoli masticatori.
In questo modo, con i muscoli decontratti sarà possibile recuperare l’equilibrio posturale dello scheletro.
Se soffri di problemi di postura e sospetti siano collegati all’articolazione della mandibola: